Picchia duro Matteo, impugnatura, braccio, anche e spalle, il suo è un dritto che fa male, e i suoi avversari lo temono. Con un servizio mediamente superiore a 220 km/h Berrettini già da tempo si è meritato l’appellativo di “The Hammer”. Nel 2021 un altro record è infranto, diventa infatti il primo italiano a raggiungere la finale di Wimbledon dopo ben 134 anni di storia del torneo.
Gli Esordi
Nato nel 1996 a Roma, Matteo Berrettini è figlio di un ex dirigente di Publitalia, la madre vende sigarette elettroniche in un negozio della capitale. In una intervista la mamma Claudia ha raccontato che il piccolo Matteo si annoiava a giocare a tennis preferendogli Il basket e il judo. Grazie al fratellino Jacopo, anche lui giocatore di tennis, si convinse a continuare a impugnare la racchetta.
I rudimenti del tennis vengono impartiti al piccolo Matteo da Raoul Pietrangeli che lo segue fino al 2010. All’inizio del 2011 approda al Circolo Canottieri Aniene che era guidato dal suo attuale allenatore Vincenzo Santopadre. Non un nome qualunque, ma un ex giocatore professionista top 100 ATP.
Il professionismo
Il suo primo incontro come giocatore di tennis professionista avviene al torneo Futures Italy F21, è l’agosto del 2013 e Berrettini ha solo 17 anni. La sua prima vittoria in un torneo è nel 2015 al Futures Turkey F11, seguito poco dopo dall’Italy F30.
Nel 2016 a causa di un infortunio al ginocchio sinistro Matteo è costretto a non giocare a tennis per ben 7 mesi. Nell’ultimo scorcio di stagione arrivano comunque due finali, una al Challenger di Andria e l’altra al Futures Italy F27 dove si ritira per noie muscolari.
Berrettini Top 10
La carriera di Matteo entra in una nuova fase nel 2017 quando entra fra I primi 300 giocatori del mondo. È un anno di grande crescita in classifica grazie a diverse vittorie ai tornei Challenger, che lo portano a ottobre a essere il 137° giocatore al mondo. L’anno successivo vince anche quello di Bergamo e il suo primo torneo ATP, lo Swiss Open a Gstaad che lo fa entrare definitivamente nella top 100 ATP.
Il 2019 è per Matteo Berrettini l’anno d’esordio in Coppa Davis e della vittoria sulla terra rossa dell’Hungarian Open di Budapest. Il 2019 è tutto un crescendo per Matteo, infatti a giugno in Germania si aggiudica anche lo Stuttgart Open sull’erba. Grazie agli ottimi risultati del 2019 Berrettini chiude la stagione all’ottavo posto in classifica ATP.
L’apice, gli infortuni e il gossip
Il 2020 è l’anno del COVID-19 e a causa dello stop forzato Matteo gioca solo una manciata di tornei. Nel 2021 ali ottavi degli Australian Open deve ritirarsi per uno stiramento ai muscoli dell’addome. Ripresosi dall’infortunio vince a Belgrado, giunge in finale al Masters di Madrid e raggiunge i quarti al Roland Garros.
Alla sua prima partecipazione al Queen’s Berrettini è per la prima volta testa di serie numero uno, vola in finale e batte Cameron Norrie in tre set. A Wimbledon Berrettini supera se stesso, dopo 61 anni è il primo italiano ad arrivare in semifinale. Si piegherà solo in finale al numero uno al mondo Novak Djokovic. Nel 2022 riesce ad arrivare all’apice della sua carriera, raggiunge il 6° posto del ranking mondiale, vince il Tennis Napoli Cup e nuovamente lo Swiss Open. Dopo tre anni nel marzo dello stesso anno finisce ufficialmente il fidanzamento con la tennista croata Ajla Tomljanovic.
Il 2023 è l’anno più difficile nella carriera di Matteo Berrettini. L’inizio della stagione tennistica è scoppiettante, vince le sfide nel singolare della United Cup, e porta l’Italia in finale. Ma dopo questo ottimo esordio ci saranno nuovi infortuni, periodi di convalescenza, e ritorni in campo sempre in condizioni fisiche precarie. Una serie di problemi che lo fanno sprofondare alla posizione 38 del ranking mondiale.
La vita privata di Berrettini invece sembra andare a gonfie vele. La sua nuova storia d’amore con la showgirl Melissa Satta lo mette in prima pagina per motivi molto lontani dallo sport.
Quest’ultimo anno è infatti ricco di gossip e pettegolezzi che riportano i loro incontri in giro per il mondo. Molti fan di Matteo hanno spesso reputato la sua vita mondana un motivo di distrazione, ancor di più adesso che dovrebbe concentrarsi per tornare quello che era solo l’anno scorso.